ARTE IN NUVOLA
Arte in Nuvola
Sinead Breslin, Darin Cooper, Ryan Cosbert, Yann Leto, Jesse Morsberger, Emmanuel Massillon, Matt Phillips, Davide Quartucci
17 – 20 Novembre 2022
Location : Roma
In occasione della seconda edizione della fiera Roma Arte in Nuvola, la galleria Andrea Festa Fine Art propone, in linea con l’atmosfera fortemente poliedrica della fiera, un’operazione espositiva altrettanto incentrata su una direzione visiva elastica e sfaccettata. La selezione che alberga lo stand è spensierata e inebriante, tanto che si può immaginare di guardare i lavori di Sinéad Breslin, Darin Cooper, Ryan Cosbert, Yann Leto, Emmanuel Massillon, Jesse Morsberger, Matt Phillips, Davide Quartucci, Jade van der Mark, accompagnati da Dancin’ fool di Frank Zappa.
La matericità violenta di Ryan Cosbert svela una lettura autobiografica e politica nei segni da lei lasciati sulla tela, tra chicchi di caffè, conchiglie cowrie e cemento. L’artista si concentra su questioni come la diaspora africana, le conseguenze dell’asservimento, dell’oppressione, al loro impatto storico e generazionale sulla comunità nera. Suggestione abbracciata anche da Emmanuel Massillon che concorre alla discussione politica sopracitata, esplorandola attraverso idee di ribellione: decostruendo oggetti familiari storicamente associati all’oppressione della black culture o al folklore culturale. Continua con Darin Cooper il dialogo sull’eredità afroamericana, l’artista presenta la sua interpretazione dei metodi di liberazione spirituale che la comunità nera ha creato nel corso della storia, e come questa eredità continua a parlarci ancora oggi.
Leggero e velato è invece il tocco di Matt Phillips, qui spariscono le linee di contorno e si palesa il confronto tra sovrapposizioni di gamme cromatiche ricercate. L’accumulo e la stratificazione di segni marcano un’elaborata costante visiva stravolgendo il supporto, che sembra cercare di contenere il flusso pittorico vibrante. Atmosfere metafisiche e sguardi sospesi echeggiano nei dipinti di Sinéad Breslin, che nelle sue creazioni attinge dal suo immaginario personale, rappresentando visioni spesso prospetticamente piatte dove l’estrema quiete cede il posto via via a un senso di smarrimento e inquietudine. Inquietudine sottolineata nei personaggi isolati di Davide Quartucci, dall’aspetto decadente e deforme, abbandonati a se stessi, in atteggiamenti demenziali e infantili, elogio a tutto ciò che il bon ton nega e che la bellezza da copertina rifiuta.
Proseguendo si incontrano le tele di Yann Leto il quale, con la sua pittura densa e la sua gestualità morbida, porta avanti un chiaro approccio alla critica socio-politica. I suoi dipinti evidenziano il disagio della contemporaneità e funzionano come collage in cui vari elementi tipografici coesistono con elementi classici e moderni. Pop culture e immaginario videoludico sono elementi essenziali che ricorrono nel lavoro di Jesse Morsberger. Nel suo lavoro, intuitivo e disincantato, i protagonisti del mondo dei videogiochi non diventano più una zona di comfort infantile, ma sono rappresentati in atteggiamenti abbastanza umani da diventare una vista scomoda. Disagio ripreso dagli still life di Jade van der Mark, la quale pone sotto i riflettori gli oggetti che sono per lei sinonimo di avidità e oppressione. Le opere sono una riflessione colorata sulla vita frenetica degli abitanti delle metropoli diventando allegoria dei compromessi che quotidianamente vengono accettati per non rompere l’equilibrio sociale.