FUTURE FAIR
Opening
Future Fair
Carlos Casuso, Gabe Cortese, Dylan Hurwitz
5 – 7 Maggio 2022
Future Fair
Situata a New York City, Future Fair nasce dal desiderio di costruire una capsula delle dimensioni mostra per le gallerie che partecipano a un mercato dell’arte globale. Incentrato sulla trasparenza e equità, innovazione e collaborazione diretta, sta costruendo una comunità forte che si muove
artisti e gallerie in avanti, da ogni parte del globo. Tra sogno e realtà, passando per immaginari personali e riferimenti storici, Andrea Festa dà la possibilità di vedere uno spazio senza confini artistici, esponendo tre artisti emergenti: Carlos Casuso, Gabe Cortese e Dylan Hurwitz. Lo stand, basato su una forte componente estetica esperienziale, è caratterizzato da un ampio registro stilistico e da un organico ed eclettico mix di opere d’arte uniche che convivono liberamente. Là accecante e attraente, grazie all’atmosfera sofisticata e ai colori accesi, ci inquietante e diretto, per via degli stili personali immaginari e autentici. Carlos Casuso lavora con la reinterpretazione della storia dell’arte, in particolare incentrata su tradizione iconografica italiana – e il disegno è un omaggio alla libertà e alla gioia di vivere, la sua pratica è influenzata da molti elementi che si stratificano, il suo lavoro è circondato da un aura di enigmatica ambiguità che si esprime nei volti e nei corpi delle tante figure dipinto.
Lo stile pittorico di Gabe Cortese è un misto di storie immaginarie di desiderio e personali Esperienza. Segni lisci, sfumature scure e ambientazioni grammatiche, oniriche quanto ironiche e ambiguo, l’artista sovverte i motivi religiosi per creare una discordia tra spiritualità e sessualità e si riappropria della figurazione per curare l’intimità ed esprimere così la sua identità: un diverso tipo di attivismo che passa attraverso la narrazione delle cose quotidiane, di
piccoli gesti intimi descritti e catturati in un dipinto. L’ultimo corpus di opere di Dylan Hurwitz celebra l’esperienza del tocco amorevole tra gli uomini e il potere del sesso di forgiare nuovi percorsi di intimità, cura e guarigione. La rimozione della vergogna, e una certa gioia nello spazio creato dal corpo, lo è
essenziale per questa visione della comunità queer.
artisti e gallerie in avanti, da ogni parte del globo. Tra sogno e realtà, passando per immaginari personali e riferimenti storici, Andrea Festa dà la possibilità di vedere uno spazio senza confini artistici, esponendo tre artisti emergenti: Carlos Casuso, Gabe Cortese e Dylan Hurwitz. Lo stand, basato su una forte componente estetica esperienziale, è caratterizzato da un ampio registro stilistico e da un organico ed eclettico mix di opere d’arte uniche che convivono liberamente. Là accecante e attraente, grazie all’atmosfera sofisticata e ai colori accesi, ci inquietante e diretto, per via degli stili personali immaginari e autentici. Carlos Casuso lavora con la reinterpretazione della storia dell’arte, in particolare incentrata su tradizione iconografica italiana – e il disegno è un omaggio alla libertà e alla gioia di vivere, la sua pratica è influenzata da molti elementi che si stratificano, il suo lavoro è circondato da un aura di enigmatica ambiguità che si esprime nei volti e nei corpi delle tante figure dipinto.
Lo stile pittorico di Gabe Cortese è un misto di storie immaginarie di desiderio e personali Esperienza. Segni lisci, sfumature scure e ambientazioni grammatiche, oniriche quanto ironiche e ambiguo, l’artista sovverte i motivi religiosi per creare una discordia tra spiritualità e sessualità e si riappropria della figurazione per curare l’intimità ed esprimere così la sua identità: un diverso tipo di attivismo che passa attraverso la narrazione delle cose quotidiane, di
piccoli gesti intimi descritti e catturati in un dipinto. L’ultimo corpus di opere di Dylan Hurwitz celebra l’esperienza del tocco amorevole tra gli uomini e il potere del sesso di forgiare nuovi percorsi di intimità, cura e guarigione. La rimozione della vergogna, e una certa gioia nello spazio creato dal corpo, lo è
essenziale per questa visione della comunità queer.