YANN LETO
Yann Leto è nato a Bordeaux e risiede in Spagna da un decennio escluso il periodo 2015-16, quando ha vissuto e lavorato a Roma grazie alla borsa di studio della Royal Spanish Academy.
Di recente ha realizzato il suo primo assolo al The Cabin LA di Los Angeles. Leto è essenzialmente un pittore libero dall’ortodossia, così che i suoi messaggi traspaiano continuamente tra le installazioni, creando un linguaggio in cui l’ibridazione è la chiave. In un’opera espansiva, i confini rappresentano un inconveniente da eliminare, e quindi l’iconoclastia e la critica sostengono pezzi come il controverso “Congress Topless” che ha attirato l’attenzione ad ARCO 2014.
L’uso dell’ironia non banalizza la critica sociopolitica. La sua pittura densa produce immagini concepite come un collage in cui gli elementi tipografici convivono con un’intensa rivisitazione dei grandi quadri classici, dove il vuoto dei piani non pittorici si dissolve dall’immagine.
Questo collage nasce da un corpo di ricerca che lo costringe ad accumulare hard disk saturi di file digitali, immagini di Google, ritagli di giornale e articoli. A proposito di questo archivio – quasi stucchevole – si sviluppa un approccio “senza regole” dei protagonisti, un ciclo emozionale visivo che riposiziona l’essere umano in una società segnata dalla sua inquietudine.